sabato 8 dicembre 2012

Qualcosa di Buono!!


La fine del mondo? Rimandata al 2036

Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, le occasioni per una bella apocalisse non mancano (segnatevi “Apophis” per il 13 aprile 2036), ma quella dell’allineamento dei pianeti rimane una “bufala”

di Michela Dell'Amico

meteorite


La notizia di un nuovo calendario Maya che smentirebbe il precedente – quello che fissava la fine del mondo al prossimo 21 dicembre – non basta a tranquillizzare gli animi. L' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia prosegue dunque il suo ciclo di conferenze in giro per l'Italia per chiarire a tutti gli aspetti di questa “bufala”, spiegare cioè cosa può e cosa non può farci paura negli eventi geofisici e, quando possibile, cosa ci riserva veramente il futuro. Dopo Trento, Roma e Frascati, il prossimo appuntamento è giovedì 17 maggio al Museo Civico di Genova, dove il dirigente di ricerca e direttore di sezione all’INGV, Antonio Meloni, sposterà la panoramica dall’ipotetico 2012 alle minacce realistiche. Ne esistono infatti di ragionevoli, anche se improbabili, almeno a breve.

Ma iniziamo da quel che non può succedere. “ Nessun calendario Maya ha mai parlato della fine del mondo – spiega Meloni – “ Si tratta semplicemente di un lungo calendario, e il suo brusco interrompersi ha portato a questa interpretazione, fissando la data 'fatidica' al 21/12/2012. A ciò si sono poi aggiunte coincidenze astronomiche o geofisiche di pura fantasia. Si è parlato ad esempio di una grossa attività solare con tempesta magnetica. Su questo abbiamo informazioni abbastanza precise, è vero che siamo vicini al massimo di attività solare, che è però previsto per la fine del 2013. Non è possibile stabilire un giorno preciso per fenomeni come questo, né ipotizzarne la pericolosità”.

Ancora, i sostenitori della teoria della fine del mondo parlano di un allineamento planetario del tutto inventato. “ Basta aprire un qualsiasi programmino in rete - continua - e inserire quella data: non è previsto alcun allineamento. L'anno scorso a maggio c'è stato un parziale allineamento planetario: è normale. Nel 1962 si ricorda l'evento di questo genere più significativo, ma insomma in genere non succede niente che possa riguardare la nostra vita di tutti i giorni”.

Proseguendo nell'elenco degli eventi associati alla fine del mondo, c'è anche l'inversione del campo magnetico terrestre, ipotizzato ancora per quella data. “ È un evento che rientra nella norma e che porta all'inversione dei poli magnetici Nord e Sud. È successo forse migliaia di volte nella storia della Terra, solo negli ultimi 20 milioni di anni sono avvenute 50 inversioni di campo magnetico. Può comportare diverse cose, ad esempio una maggiore penetrazione del vento solare in atmosfera, fatto del resto naturale e non particolarmente problematico. Ma comunque sia, questo fenomeno ha bisogno di circa 5/7mila anni per compiersi. Quindi anche se un'inversione fosse in grado di causare effetti di rilievo, questi non inizierebbero che dopo migliaia di anni”.

Parlando invece di rischi reali e concreti per la vita del nostro pianeta, “ ce ne sono moltissimi, indipendentemente dalla data – precisa Meloni.

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